Tour de France 2020, Egan Bernal distrutto dopo la tappa di ieri: “Penso di aver perso tre anni della mia vita”
La seconda settimana del Tour de France 2020 non si è conclusa certamente come Egan Bernal sperava. Il corridore della Ineos Grenadiers, vincitore lo scorso anno e tra i favoriti di questa edizione, ieri è infatti crollato nella salita finale della quindicesima frazione, perdendo più di sette minuti dalla Maglia Gialla Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e dicendo così addio alla possibilità di ripetersi alla Grande Boucle. Per il colombiano, si sono rivelati fatali i dolori alla schiena che lo accompagnano sin da prima dell’inizio del Tour e che già l’avevano costretto ad abbandonare il Giro del Delfinato prima del via della quarta tappa.
“Ho sofferto dalla prima salita – ha dichiarato a Ciclismo a fondo – penso di aver perso circa tre anni della mia vita nella tappa di oggi (ieri, ndr). Sono andato al massimo sperando in un miracolo che non è accaduto. Ho dato tutto, ho dato il meglio di me, gli altri sono più forti e non ho potuto seguirli, bisogna ammetterlo”.
Per il vincitore dello scorso anno, che ammette di non pensare più al podio, è stato appunto decisivo il mal di schiena: “Non è stato il modo migliore per iniziare il Tour, ho avuto mal di schiena ogni giorno, ma è più il dolore alle gambe che alla schiena, anche se quest’ultimo è qualcosa che devo tenere in considerazione”.
Ai nostri microfoni, poi, Bernal ha aggiunto: “È la vita, è il ciclismo, non si può sempre vincere, bisogna accettare che ci sono altri che vanno più forte“. Nonostante il gap ormai incolmabile, il colombiano non ha intenzione di mollare: “Bisogna rispettare i tifosi e le persone che ci sostengono, la corsa, che è la più importante del mondo, e la squadra”.
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